Il Carroccio e i premi del palio: 1° arrivato: Il Palio, drappo di velluto con l'effige del Santo Patrono (ogni anno opera di un Maestro dell'arte contemporanea) - Il Carroccio si richiama al carro da guerra del Medioevo, porta le insegne della città, un altare votivo ed una campana. Uno studio storico molto approfondito ha permesso di realizzare il nuovo Carroccio, secondo i criteri tecnici ed estetici dei carrocci descritti dai cronisti e storici delle città italiane del Medioevo.
L'origine del Carroccio è incerta, tuttavia, alcuni storici, ne fanno risalire l'utilizzo ai saraceni e ad alcune tribù germaniche. Il termine deriva dal latino medioevale "carrochium" e significa carro a funzione sia religiosa sia militare, utilizzato in tutta Italia all'epoca dei Liberi Comuni.
Il Carroccio di Asti porta, come vuole la tradizione, le insegne della città - croce bianca in campo rosso - la campana detta "martinella", il gallo in ferro battuto simbolo delle libertà comunali ed infine il Palio, ambito premio del vincitore della corsa. Al centro del Carroccio campeggia l'altare sul quale è riprodotta fedelmente una antica immagine del patrono San Secondo, nel cui nome si corre il Palio.
In tempo di pace il Carroccio veniva custodito in cattedrale o nella chiesa di maggiore prestigio: per questo motivo ancora oggi il Carroccio astese è conservato presso la Collegiata di San Secondo, dalla quale viene tolto al traino di tre coppie di candidi buoi, solo in occasione del Palio. Durante la sfilata sul Carroccio viene trasportato il drappo che andrà al vincitore.